Lo intravide, un po’ di sguincio, mentre rimestava un banco di mutande.
Non pensarmi, non chiamarmi, non cercarmi.
Non servono milioni di parole se ti stanchi di qualcuno. Basta un semplice messaggio, imperativo e negativo, e tutto quello che sembrava fosse storia in divenire si trasforma in una misera lembranza di promesse e tempo perso, forse inganno, che, soltanto dopo anni, se ci inciampi contro a caso, potrà smuoverti un sorriso.
Un uomo col megafono pubblicizzava jeans di marchi assurdi e inverosimili maglioni a collo alto; un tanfo di frittelle e panzerotti che impregnava l’aria; signore con la messa in piega pronta si accalcavano nei pressi del furgone con la frutta, dove un giovane tamarro che, con grazia neomelodica, fischiava un ritornello di D’Alessio, distribuiva buste a un euro l’una di tarocche, pere williams e mele annurco.
E quel profilo, che appena un mese prima misturava baci al suo, ora di pietra o, meglio, sale, la fissava statuario e mezzo torvo, senza cenno di sorriso.
Lei, arrogante, dopo un apparente sbando, affondò più giù le mani e, dal mucchio colorato, trasse un tanga verde mela, di speranza a primavera. Fiera, lo guardò negli occhi, mentre lui abbassò lo sguardo. Una ruga sulla fronte, linea triste sulle labbra.
Lei, imperterrita, giocava con la lycra, quasi che volesse dirgli: “Guarda quanto sono belle! Che peccato, dovrà essere per te, non potermele annusare.”
Lui, cogliendo l’intenzione, cambiò subito espressione. Sollevò la mano destra e le accennò un saluto. Poi, dopo aver chiuso il pugno, liberò l’indice e il medio e le inviò un segno di pace.
I marmocchi starnazzavano, nei pressi del banchetto con lo zucchero filato, contro madri le cui gonne si stiravano e prostravano ai capricci; un palloncino scintillante di elio era fuggito al gruppo e rapidamente si avviava verso il cielo; le olive di Gaeta e le alici sotto sale attiravano la danza delle mosche.
Lei ignorò il saluto e replicò al gesto di pace agitando il dito medio.
Mercato
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luglio 1, 2016 alle 11:44
Ciao, volevo Dirti Che mi piace come scrivi… Complimenti
– a presto
luglio 1, 2016 alle 12:16
Grazie infinite, Manlio! Ciao 😊
luglio 1, 2016 alle 12:19
Di nulla, ho letto 3/4 articoli e mi sono piaciuti .
Se Posso darti un consiglio inserisci I tasti Di gradimento e condivisione sui social sotto gli articoli
Manlio
luglio 1, 2016 alle 12:20
È un’opzione di WordPress? Ma, soprattutto, anche io che sono mediamente imbranata posso riuscirci 😉? Grazie per il consiglio!
luglio 1, 2016 alle 12:23
Si a tutte e due le domande….. Se poi ti serve maggiore aiuto (gratuito si intende) chiedi…
Guarda sotto i miei post, se hai quei social puoi attivarli tutti o anche solo alcuni
luglio 1, 2016 alle 12:24
Ci devi entrare dal pc e dal tuo pannello di amministrazione… Se non riesci fammelo sapere… Ti mando una serie di screenshot che ti guideranno all’installazione
luglio 1, 2016 alle 12:28
Perfetto! Io di solito scrivo e controllo WordPress da cellulare, ma dopo do un’occhiata dal PC. Spero di riuscire a cavarmela. Ad ogni modo, ti ringrazio anticipatamente e tanto per l’offerta di aiuto 😊
luglio 1, 2016 alle 12:32
Ce l’ho fatta io, riuscirai sicuramente👍👍👍😉
luglio 1, 2016 alle 12:36
Speriamo 👍😀! Ciao e ancora grazie!! 😊
luglio 3, 2016 alle 18:25
Bello, w il dito medio liberatorio 👏👏👏👏
luglio 3, 2016 alle 18:50
Grazie 😊! Peccato che sia una storia completamente rivisitata. Soprattutto nel finale. Devo imparare ad usarlo per davvero un po’ di più il medio 😉.