Le coccinelle volano

Titoli

24 commenti

dsc00600-rit

Ho sempre provato fastidio nel relazionarmi con quelle persone che, afflitte da complessi di inferiorità devastanti, mi si presentano non come Tal dei Tali, ma come Dottor Tal dei Tali. A meno che, ovviamente, non si tratti di veri Dottori. Che, secondo il mio punto di vista, sono quelli che indossano un camice bianco, sanno di cosa è fatta un’aspirina e sono in fissa con il numero trentatré. Ossia i medici.
Il fatto è che alcune persone sono davvero ossessionate dai titoli.
I titoli, è vero, sono molto importanti. Ve la immaginate una vita senza titoli?
Provate, per esempio, ad entrare in una multisala e cercate di acquistare un biglietto per il film che volete vedere, senza indicarne il titolo oppure, durante un programma radiofonico, provate a richiedere la vostra canzone preferita senza che questa abbia un titolo.
“Salve vorrei ascoltare ****”
E il DJ: “****?”
E voi: “Sì, proprio ****” .
Se poi vi trasmettono una canzone per un’altra, dopo di che state a lamentarvi?
Ciò non toglie che non riesco ad attribuire titoli alle persone, tantomeno a me stessa. Mi piace persarmi come un racconto ancora incompleto, come un’opera in divenire. Darmi un titolo significherebbe non avere più nulla da aggiungere.

24 thoughts on “Titoli

  1. nell’epica fantozziana proprio i titoli sono messi sulla brace e presi in giro
    grand lup mann
    il gran consiglio dei sette assenti
    sono i primi due che mi vengono in mente

    🙂

  2. Ad essere onesta io penso a un sacco di bei titoli per le mie opere, manca solo di scriverle 😂😂😂
    Che è un po’ come chi si fregia dell’essere avvocato o dottore… spesso manca poi l’esserlo (ovvero usano il titolo per mettere le mani avanti e chiarire che la laurea è stata conseguita).
    A me non danno fastidio… fanno proprio pena!

    • Ah sì, anch’io sono un asso per i titoli. Poi mi perdo i contenuti. E quando invece ho i contenuti, mi mancano i titoli 😂 Ma a me non riesco a darne e non mi piace quando provano a darmene. Quanto ai “titolati”, ne ho conosciuti alcuni (e sono quelli a cui mi sono ispirata per il post) che nemmeno avevano titoli veri, ma certificati fasulli, acquistati appositamente per farsi chiamare “dottori”. Pena, rabbia e trostezza insieme 😉

  3. Conosco gente ossessionata da titoli, per non parlare di quelli che se non sei laureato non ti cagano nemmeno. L’intelligenza non è direttamente proporzionale alla cultura.

    Ecco, rispetto a chi ha mille titoli, ma li sbandiera come mutande… scelgo sempre mio nonno e la sua terza elementare.

  4. salve, sono il Dottor Yashal, ora la ausculterò col mio fonendoscopio, ripeta 33. AHAHAH 🙂 Sai Mari, sono così tutti fissati con i titoli…adesso che le professioni sanitarie (cioè ciò che non è prettamente medico, quindi fisioterapista, infermiere/a, tecnici di laboratorio, ostetriche, ecc) sono di competenza universitaria, con una laurea triennale…ecco, quindi raggiunto l’obbiettivo, sono laureati e “dottori”. L’altro giorno, ospedale affollato di medici e di tutte queste figure professionali citate,durante una pausa : esce fuori un paziente dalla sua stanza e urla “Dottòòò!”…beh si girano tutti tranne me, e in coro rispondono “siiiii”. ahahahah

    • Ciao Dotto’ 😃! Ho ben presente ciò di cui parli, carp Yashal. Le lauree triennali hanno moltoplicati il numero di persone “titolate”, ma anche prima non c’era tanta differenza. Prima bastava anche il diploma, per darsi un tono. Certo che la situazione che hai descritto dev’essere stata davvero esilarante!

  5. scusa per l’italiano sgangherato ma sto scrivendo da un cellulare sgangherato 😡

  6. E’anche perchè pensano “faccia figo”…poveretti…

  7. a volte mi dimentico che potrei fregiarmi di un doppio titolo. Anzi spesso non lo dico nemmeno.
    Mi sembra vanagloria.

  8. figurati…io ho dubbi persino sul senso dei nomi!

Scrivi una risposta a francescopicciotto Cancella risposta