Le coccinelle volano


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La “paglia” italiana

– Non hai mai mangiato la paglia italiana?
Non capisco perché è tanto sorpresa. Neanche i conigli mangiano la paglia!
Siamo ferme al semaforo, bloccate in fila, nonostante il segnale sia verde. Colpa dell’automobilista che ci precede, intento a mercanteggiare qualcosa con un venditore ambulante.
– Paglia italiana?- chiedo.
Siamo in pieno centro. Non si vedono stalle. Perché, se mi si dice paglia, la prima cosa a cui penso, dopo i miei capelli, è una di quelle enormi balle che, in estate, decorano le dorsali delle collinette riarse lungo le autostrade.
Ma forse quello è fieno. E il fieno i conigli lo mangiano. E pure le tagliatelle paglia e fieno si mangiano. Ma la bustina che il venditore passa all’autista attraverso il finestrino non mi pare contenga fieno e neppure tagliatelle.
– Allora la preparo e, la prossima volta che ci incontriamo, te la porto.
Rivedo la mia amica dopo una settimana. Mi porge un pacchetto rivestito di carta alluminio, all’interno del quale c’è la paglia italiana.
Vorrei riservarmi il diritto di aprire il pacchetto a casa, perché lo so che, se mi viene da fare una faccia brutta, io non riesco a trattenerla. Lei però sembra impaziente di vedere la mia reazione e allora apro.
Avete presente il salame di cioccolato? Quel dolcetto fatto con biscotti tritati, burro e cioccolato? La “palha italiana” ha gli stessi ingredienti, ma montati male. Anzi, malissimo. Praticamente, la palha italiana è un salame di cioccolato a cui è capitato un incidente grave. È un salame distrutto. Un salame in coma irreversibile.

In Brasile, è purtroppo frequente che l’aggettivo “italiano” e molti altri, relativi a città italiane, vengano abbinati impropriamente a pietanze che di italiano non hanno assolutamente nulla.
Gli spaghetti alla bolognese, ad esempio. Che in mancanza di altri formati di pasta potrebbero pure pure passare. Ma il pollo alla bolognese? La pizza palmito alla bolognese? A Bologna lo sanno?
O la salsiccia calabrese, che è un incrocio tra un wurstel, una mortadella e un salame non stagionato. Magari è piccante, pensi. No. Neanche un po’.
E il filetto alla parmigiana? Un pezzettone di manzo alla pizzaiola ricoperto di mozzarella fusa. Provo sempre a spiegare che, in Italia, non esiste. Che le melanzane si fanno alla parmigiana, non il filetto. Ma quella è la lasagna di melanzane, replicano. Amen.

I migliori piatti italiani che un italiano possa mangiare, in Brasile come in ogni altro paese che non sia l’Italia, sono quelli che gli italiani stessi preparano e mangiano a casa propria. Per il resto, viva le churrascarie!